Papasidero, borgo di origine medievale interno al Parco nazionale del Pollino è uno scrigno di tesori ambientali e culturali. Si colloca nel cuore della Valle del Lao incastonato su uno sperone roccioso e lambito da due corsi d’acqua, il fiume Lao ed il torrente Santo Nocajo. L’origine del borgo risale al X-XI secolo, nell’epoca in cui era forte la presenza dei monaci bizantini nel Sud Italia.
Il borgo ed i suoi monumenti sono ricchi di riferimenti al culto basiliano, che si diffuse e fiorì in questo territorio meglio conosciuto come “Mercurion”. Papasidero, il cui toponimo rimanda ad origini orientali, fu uno dei centri più importanti del Mercurion e del culto greco-bizantino e di cui restano ampie testimonianze. Il borgo, un piccolo centro abitato è ricco di bellezze artistiche e culturali.
Il paesaggio circostante è estremamente suggestivo caratterizzato da fitti boschi, rupi e gole fluviali, attraversato da antichi
sentieri con ponti e scalinate in pietra da cui osservare una natura rigogliosa. Il centro storico regala gemme dell’architettura come il meraviglioso Santuario della Madonna di Costantinopoli incastonata nella falesia rocciosa a picco sul fiume Lao; i ruderi dell’antico castello medievale, che si ergono sulla sommità di una rupe a dominare il paese ed il fiume e le antiche mura che circondavano il paese. Nel territorio del comune di Papasidero si trova l’antico borgo di Avena, ormai disabitato, che regala una vista a 360 gradi sulla valle del Fiume Lao ed i Monti dell’Orsomarso e Pollino.
Anch’ esso di origine medievale fu sede di un antico monastero basiliano fondato da san Leone-Luca di Corleone nel X secolo. Ma la “Storia” a Papasidero si spinge ancora più indietro nel tempo, si trova qui infatti una delle più antiche testimonianze dell’homo sapiens di tutta l’Europa: la Grotta del Romito, dove l’uomo primitivo, più di 10.000 anni fa visse e creò una
comunità. Il sito archeologico, di rilevanza mondiale, ha al suo interno un tesoro dell’arte figurativa: l’incisione rupestre del “Bos primigenius”, Uro, un antico bovide scolpito sulla roccia in maniera perfetta. Un’ incisione rupestre proporzionata, realizzata con un tratto preciso e, incredibilmente, raffigurato in prospettiva. La Grotta del Romito è un sito archeologico di rilevanza mondiali recanti una delle tracce più importanti dell’epoca paleolitica.